lunedì 30 giugno 2008

I CANNOLA APPRODANO A PALAZZO MADAMA
Macari la Lega doppo la verifica ha dato il so appoggio

Dal nostro corrispondente parlamentare
Salvo Cambiamenti

A Totoneddro Buffaro gli giravano i cabasisi, con rispetto parlanno (e la Madonnuzza nni accompagni sempre), pirché a RRRoma non havìa attrovato il verso di procurarisi quei bei cannola croccanti e cremosi che i suoi seguaci artigiani pasticceri della natìa Sicania gli mettevano a disposizione in gran copia all’occorrenza del languore presidenzial-governatoriale... E così ha addeciduto di arrivolgersi allo squasica conterroneo nonché neo-signori e guistori del Senato Benedetto Aggalla pirché, nonostante i tempi di vacche magre per i Parlamentari, acconsentisse a pirmettere che l’amico gestore del Motel San Paolo di Rocca Sicania (la cui specialità è notoriamenti il “cannolo del Prisidente”) grapisse un piccolo banchettino di cannola a Palazzo Madama da sgranocchiare tra una commissione ed una votazione. La Lega Padana dapprima havia cuminciato ad arraccamare il solito burdellu protestanno vivacemente contro “i soliti privileggi che Roma Latrona concede ai politicanti meridionali". Di poi, però, grazie ad una mediazione del neo-prisidente siciliano Raffaele Bergamasco (leghista di cognomo), ha annunziato che l’incidente era chiuso. A chiudere definitivamente la quistione ha stato pirsonalmente di pirsona un espononenti di spico della Lega, il ministro Cardalora che ha testualmente dichiarato: "Mhhhhchhhhiachemmmhbboni, la quissshhhm è chiummmh pota...". Onestamente non si è accaputo tanto assà pobabilmente per via del fatto che l'onorevoli Cardalora havia la vocca china dell'ottima ricotta dei cannola di Raccadali. Autorevoli interpreti di lingua matre padana hanno tuttavia assicurato che Cardarola a nome del so partito ha esprimuto la massima approvazzione per l'iniziativa di Buffaro.