venerdì 1 giugno 2007

L'IMPORTANZA DELLA POLITICA E LA 'NDINNITA'

Angilino Albano avìa un brutto prisintimento. E quel prisintimento si era avverato preciso 'ntifico come se lo ero assunato. Era inutile: si arrigirava sul suo letto con il baldacchino e non ci poteva pigliare sonno. Comunque fossero andate le elezioni a sinnaco di Montelusa lui se la sarebbe pigliata nel posto dove manco il pur forte sole di Vigata può battere.
Gli venne in mente quel giorno quando nel suo officio ci fu la riunione con i collaboratori.
"Vedi caro Daviduzzo - declamò Angilino senza permettere che nessuno lo interrompesse durante il suo discorso di gavutissima politica - qua le cose sono due: se vince Cavalleri io perdo pirché Di Lauro torna a fare il sinnaco e quello senza vidiri né sbidiri mi fotte; se Cavalleri perde io perdo pure pirché poi a Roma quegli scassaminchia dei miei avversari interni al partito di Vigata vanno dal presidente, Dio l'abbia in gloria, e gli cuntano che abbiamo sbagliato candidato".
Alla fine, come si sapi...
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Artemio Carnazza
patrecarnazza@gmail.com