venerdì 18 gennaio 2008

IL RETROSCENA

di Artemio Carnazza

Sul palco di Roy Paci le trombe squillavano, mentre in platea le squillo trombavano. Come quelle buttane - tipo pensione Eva - che per due lire si davano al primo che passava.

Ma a casa di Vicé, l'assistente del sinnaco Gambuto, quella notte non c'era rumore. E quanno il tilefono squillò che era piena notte l'effetto, all'oricchio di Vicé, fu come quello della fanfara dei bersaglieri. La tromba paria 'mpiccicata alla grecchia.

"Vicé, Vicé, hanno offiso le Stituzioni della Sicilia!!", gridava dall'altra banna del tilefono una voce che parive propiamente quella del sinnaco.

Vicé, che era aduso a santiare ad ogni piè sospinto, quella notte diede il meglio di sé. Macari la Madunnuzza era stata coinvolta in cose che a lei non dovevano interessare.

"Marcù, io lo so che hanno offiso le Stituzioni!! Ma non glielo dobbiamo dire noi che raccontando agli amici degli amici i cazziceddri dello Stato ha offiso le Stituzioni. E poi si è dimesso!!! E poi è stato cunnannato a cinque anni. Che ci vuoi fare ancora? La sarsiata?".

"Ma che minchia vai dicenno, Vicé - accuminciò a ittari vuci Marcuzzo Gambuto -. Non sto parlando del Prisidenti. Non è lui ad avere offiso le Stituzioni della nostra bella Sicilia. E' stato quel patetico e sedicente di Roy Paci. Ha offiso a Totò Buffaro!! E' imperdonabbile!! E' lesa Maestà!!".

Ora Vicé, che si trovava a fare l'assistente del sinnaco per evitare di pigliarsi umidità negli offici periferici del Municipio di Montelusa, era più cunfuso che pirsuaso: "Marcù, e come minchia l'avrebbero offiso? Hanno forse offerto bignè alla crema invece che cannoli alla ricotta?".

E mentre il sinnaco era arrimasto ammammaloccuto per la domanna, Vicé era nìvuro di raggia per essere stato arrisbigliato di notte: "Marcù - comunicò con voce sulenne al sinnaco – talè, va curcati. Un brutto sogno è stato. Domani, quando ti arrisbiglierai, potrai tornare alle tue occupazioni preferite: inagurare le fontanelle pubbliche senza l'acqua e chiazze della stazione; potrai pensare che hai ancora quattro anni abbonnanti da scontare, si capisce, come sinnaco di Montelusa; ti potrai pupiare scrivenno puro nella carta intestata che con te la mafia non ha albergo a Montelusa... Marcù, ascutami, va curcati. E' tardo assà".