martedì 13 marzo 2007

COME FU CHE L'ALLOGGIO DELLE LIBERTA'
CANDIDO' A SINNACO ENZO CAVALLERI
I retroscena di una scelta difficile e sofferta


L'Alloggio delle Libertà di Montelusa è in alto mare come il ferribotto che parte tutte le sere da Vigata per Linosa dopo cinque ore di navigazione. Il candidato sinnaco è, dissero e ordinarono da Palermo, Enzo Cavalleri, u dutturi.


Ma da Montelusa, nelle segretissime stanze del Municipio, le vaniddrate sono ormai all'ordine del giorno. Aldo Cortile, quando gli chiesero di ritirare la sua candidatura, aveva una cusiosità: "E chi candidate al posto mio, Angeli'? Deve essere uno veramente tosto per fottermi così la fascia tricolore che porto con tanto orgoglio".


Lui, Angelino Albano, a Aldo Cortile non aveva il coraggio di dirglielo. Ma poi si chiese: "Che minchia di onorevole sono se non ho il coraggio di parlari chiaro?". "Aldu' – disse Angelino, scegliendo le parole più forbite che poteva - lo sai che a Palermo il Capo ci tiene? E lo sai che quegli scassaminchia degli Autonomisti si sono messi in testa di farmi prendere qualichi còlira? Se perdiamo a Palermo che minchia gli racconto al Capo? Vuoi che gli dico che per colpa di Aldo Cortile abbiamo perso a Palermo? La tua sorte sarebbe segnata lo stesso. Quindi tanto vale arrenderti. Te ne puoi nesciri a testa alta!".


"Angeli' - tornò a chiedere Aldo - non hai risposto alla mia domanda. Chi sarebbe il candidato sinnaco dell'Alloggio delle Libertà?". "Enzo Cavalleri è" sentenziò Angelino abbassando lo sguardo quanto basta per evitare di pistare la cacca lasciata senza un pirché da un canazzo di mannira che poco prima era passato dalla strada per Vigata.


Aldo Cortile non fece una piega: "E a me allora che mi dai?". "Aldu', vedremo" lo tranquillizzò Angelino senza battere ciglio: l'onore col Capo era salvo.


Ma il vero scoglio, tra Angelino e la riconoscenza del Capo, erano quelli della Fratellanza Nazionale che di Cavalleri non ne vogliono sentire manco ammazzati: "Ma questo Cavalleri che minchia di film ha fatto?".


La ricerca di Angelino negli archivi dei due cimina di Montelusa e persino in quello di Vigata in effetti non aveva avuto un buon esito: non c'era manco una pellicola che parlasse di Cavalleri. Però, ed ecco il genio dell'uomo che è arrivato in Parlamento, bastava parlare con il fratello più fratello di Fratellanza nazionale: "Il candidato sinnaco è lui - disse Angelino parlando di Cavalleri - e basta".


Ed ecco come, dopo un profondissimo ed articolato dibattito l'Alloggio delle Libirtà scelse il suo candidato a sinnaco: Enzo Cavalleri, u dutturi.


Patre Artemio Carnazza
(patrecarnazza@gmail.com)