sabato 1 dicembre 2007

MONTELUSA, CITTA' LABORATORIO
All'ommira dei Templi ferbono le attività sperimentali

Nell'ambito della fervente attività finalizzata alla sperimentazione di minchiate si arreggistrano a Montelusa una serie di brillanti e concrete iniziative. Si è diffonduta recentemente in città la notizzia secondo la quale un anonimo gruppo di cittadini starebbe dando alle stampe delle tti-scert (dici che si tratta di magliette di cotone) con davanti la scritta: “Marcu': scrusciu di carta assà...”, mentre nella parte posteriore la dicitura “...e, como al solito, cubbaita nenti”. Non si accanosce al momento il recondito significato della frase, nè a chi è indirizzato il criptico messaggio. Ma, sempre restanno nell'ambito della grande sperimentazione di minchiate, novità si arreggistrano dal Municipio.
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Pare che il sinnaco di Montelusa, Marcuzzo Gambuto, abbia addeciso che dal primo dicemmiro tutta la corrisponnenza del Municipio allato alla 'ntestazione officiale e allo stemma municipale dovrà apparire la dicitura: “La nostra civiltà contro il pizzo e l'usura”.
“E’ - avrebbe dichiarato il sinnaco – un modo concreto per dare un contributo alla diffusione di quella cultura contro la mafia ed ogni forma di sopraffazione nella quale profondamente crediamo”.
In questa gara di inarrivabili sperimentazioni (ma si sapi, Montelusa è storicamente una città laboratorio) parimenti il nostro dirittore, Filippo Genuardi, ha disposto che a partire dal primo dicemmiro tutta la corrisponnenza del “Corriere di Montelusa”, allato alla 'ntestazione officiale e al logo dovrà apparire la dicitura: “La nostra civiltà contro i parcheggiatora abbusivi e i Municipi che non si costituiscino parte civile nei processi contro eghis amministratori”.
“E' – ha dichiarato il dirittore Genuardi – un modo concreto per dare un contributo alla diffusione di quella cultura contro la mafia ed ogni forma di sopraffazione, nella quale profondamente crediamo”.